Il welfare comunale oggi può fare passi da gigante. Io intendo dedicare particolare attenzione a tutti gli anziani e persone diversamente abili che hanno bisogno di assistenza. Un’assistenza che per essere davvero a 360 gradi deve diventare innovativa.
Molte famiglie oggi faticano ad arrivare a fine mese, figuriamoci a sostenere interamente le spese di un anziano o disabile a carico. Il comune ha il dovere di aiutare queste famiglie, dando un reale supporto.
Questo è l’obiettivo di Welfare a Casa 2.0. progetto si sviluppa su tre aspetti: assistenza economica, amministrativa e di vigilanza.
Il mio intento è quello di formare una squadra di giovani che mettano le loro competenze al servizio di anziani e diversamente abili non autosufficienti. Non solo professionisti del settore sanitario, ma anche figure esperte in burocrazia e pubblica amministrazione. Per completare il quadro di Welfare a Domicilio ci sarà una polizia privata in grado di proteggere gli anziani e i diversamente abili da chi si vuole approfittare della loro debolezza.
Il terzo progetto di Welfare a Casa 2.0 sarà incentrato sull’aspetto economico. L’obiettivo è quello di assicurare alle famiglie più indigenti dei buoni per la spesa, da utilizzare esclusivamente nei discount a basso prezzo.
Richiederò inoltre dei contributi per avviare l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Spesso questi contributi non vengono erogati a causa di discontinuità relativa al finanziamento del relativo fondo.